O come mai questo blog??

Dal 2011 mi sono dato all'escursionismo, un modo alla fin fine più semplice e diretto per stare a contatto con la natura. Del resto, come potete vedere qui a fianco, già da piccolo ero un in-tenditore in materia..eheh. Certo, c'è (o c'era, visto che ormai da più di un anno non la pratico più..) anche la pesca, come per qualcun altro può esserci la caccia, o la raccolta funghi ecc., ma quasi tutte in comune hanno secondo me un grosso limite: il fatto di considerare la natura come un "veicolo" per il raggiungimento di un certo grado di soddisfazione, e non essa stessa il fine. In un certo senso, è come se debba esserci sempre un profitto finale. Le escursioni invece non sono nient'altro che il sano desiderio di passare un po' di tempo immersi nella nostra natura, osservarla, e basta.

giovedì 31 marzo 2011

Convertire facilmente un file Word in PDF e viceversa



DA WORD A PDF

Se abbiamo la necessità di dover convertire un documento Word, ma più in generale un documento Office, in un file PDF (per esempio per renderli più difficilmente editabili, anche per errore), ci viene incontro un componente aggiuntivo Microsoft da installare su piattaforma Office2007.


Questa piccola applicazione, una volta installata, aggiungerà, nel menù "salva con nome" di Word, Excel e gli altri strumenti di Office, l'opzione "PDF o XPS". Selezionando questa opzione, e cliccando successivamente su "pubblica", il nostro file verrà convertito in un file PDF.

DA PDF A WORD

In questo caso la dritta è molto più semplice, e a meno che non si abbia la necessità di dover convertire da PDF a Word per dover poi intervenire con delle modifiche al documento, possiamo aggirare la altrimenti necessaria installazione di appositi software, semplicemente utilizzando come lettore di PDF la versione free di Foxit PDFReader <<scaricabile dal sito ufficiale>> anziché l'usuale Acrobat Reader, e gestire le pagine del documento PDF come fossero delle immagini.

Utilizzando lo strumento di cattura immagini di Foxit PDFReader, infatti, a differenza di quello Acrobat Reader, possiamo selezionare un'intera pagina semplicemente facendo un clic sulla pagina interessata del documento originale PDF; la pagina intera sarà catturata. Con Acrobat Reader invece possiamo solamente selezionare un'area, e a seconda delle dimensioni del nostro schermo, difficilmente riusciremo a selezionare un'intera pagina A4.


Una volta selezionata la pagina con Foxit PDFReader (ce ne accorgiamo perchè diventerà tutta blu), clicchiamo il tasto destro del mouse e poi selezioniamo "copy selected graphic" o "copy to clipboard" (a seconda della versione). 

Adesso andiamo a fare l'operazione di "incolla" su Word, avendo prima l'accortezza di eliminare totalmente i margini di stampa, o quantomeno minimizzarli il più possibile, et voilà, la nostra pagina PDF adesso è una pagina Word!!

[ Come è andata?? ] Escursione Prata – Le Cornate (versante Ovest) [lite edition - 27/10/2010 ]

Dopo il primo tentativo fallito, era d’obbligo riprovare di nuovo la Prata – Cornate quanto prima, e soprattutto essere certi di poterci arrivare (e tornare) sintetizzando per quanto possibile il percorso. Decisi quindi per un drastico taglio di tutta la vallata del Pavone, a favore della più comoda e agile strada provinciale asfaltata. Tra l’altro, eravamo in Ottobre inoltrato, di lì a pochi giorni sarebbe tornata l’ora solare, e le giornate sarebbero state ancora più corte. In più, era già da un po’ di giorni che stava piovendo. Per questo iniziai da subito a tartassare il Piusti, che però in quei giorni era messo male sia come turni di lavoro, sia come possibilità di prendere un giorno di feria. Decido così di prenderla io al primo giorno utile, dal punto di vista meteo, che si fosse presentato.

E così, Mercoledì 27 Ottobre 2010, alle 6.50, mi rincammino su per i Poggi di Prata. Le previsioni hanno messo un deciso cambio di stagione, sereno con il sole ma drastico calo delle temperature, per il sopraggiunto forte vento di tramontana.

Escursione Prata – Le Cornate (versante Ovest) [lite edition]

Lunghezza = 14,3 km
Durata = 3 h 45 m
Difficoltà = media/difficile
Altitudine max. = 1060mt. s.l.m.



Questa versione diciamo più “leggera” dell’originale, nacque solo per “rivincita” personale dopo il flop precedente. In realtà i km sono quasi identici, cosa che la rende quindi sempre abbastanza impegnativa, solo che la seconda metà dell’itinerario stavolta si svolge interamente nella strada asfaltata. Per questo motivo, l’escursione non è poi così “stimolante” ma, come già detto, era volta esclusivamente al sicuro raggiungimento della vetta delle Cornate.


Clicca per ingrandire e scaricare la cartina  [in blu il percorso]*

mercoledì 30 marzo 2011

[ Come è andata?? ] Escursione Prata – Le Cornate (versante Ovest) [ 10/10/2010 ]

E’ all’incirca Venerdì 8 Ottobre 2010 quando decido che, di lì a due giorni, avrei tentato in un solo giorno di percorrere l’itinerario da Prata alla vetta delle Cornate di Gerfalco, magari facendo pure una deviazione sul Poggione di Prata. Ho da pochi giorni messo le mani sulla Cartina Escursionistica delle Colline Metallifere, e voglio proprio vedere come questi sentieri siano curati e segnalati dalla Comunità Montana. Casualmente parlo di questa mia idea al bar con il Piusti, che, entusiasta, decide di unirsi per l’uscita. Per l’occasione il giorno successivo andrà anche a comprare un nuovo paio di scarpe da trekking.

Domenica mattina partiamo alle 7.00, le previsioni meteo hanno lasciato spazio all’immaginazione, potrebbe esserci sole ma anche piovere; il Piusti ha portato anche Liqui, e in spalla uno zaino dotato di tutti i confort pensabili.

martedì 29 marzo 2011

Escursione Prata – Le Cornate (versante Ovest)

 
Lunghezza = 15,5 km
Durata = 4 h
Difficoltà = difficile
Altitudine max. = 1060mt. s.l.m.



Questo itinerario ci porta da Prata fino alla vetta de Le Cornate, il complesso montuoso più alto (1060mt s.l.m.), insieme al Poggio di Montieri, di tutte le Colline Metallifere, passando prima dai Poggi di Prata, scendendo e attraversando la valle del Torrente Pavone, e risalendo infine a Gerfalco. Non è di facile esecuzione, sia per la lunghezza, sia per il vertiginoso tratto finale dell’ascesa a Le Cornate, che mette a dura prova le nostre capacità.


Clicca per ingrandire e scaricare la cartina  [in blu il percorso]*

Ottenere facilmente itinerari .gpx in Trentino - Alto Adige

Forse non tutti sanno che esiste un sito internet, veramente ben fatto, che comprende tutta la cartografia della sentieristica ufficiale dell'Alto Adige, e che tramite questo sito possiamo creare a piacimento i nostri itinerari preferiti, dopodichè esportarli nel nostro PC in un file dal formato .gpx, compatibile con i nostri navigatori gps.

Il sito, realizzato da un progetto finanziato dalla Comunità Europea e dalla Provincia di Bolzano, si chiama



lunedì 28 marzo 2011

Escursione Prata – Gabellino – Monte Gusciani

Lunghezza = 10,9 km
Durata = 2 h 45m
Difficoltà = media
Altitudine max. = 590mt. s.l.m.


Partenza da Prata, al “Pianello”, dalla fermata del bus, si prende immediatamente sulla destra, passando di fronte al pub pizzeria, la strada che scende nella vallata sotto Prata. Si oltrepassano degli orti e soprattutto i latrati provenienti delle numerose cucce di cani da caccia che incontreremo quasi subito. Superiamo il cancello a sinistra e costeggiamo tendendosi sulla destra il fossato, dopo poco lo attraverseremo e la strada sarà più agevole da seguire.


Clicca per ingrandire e scaricare la cartina  [in blu il percorso]*

[ Come è andata?? ] Escursione Prata – Macchia di Natalone – Gabellino [ 13/02/2011 ]

Decido per questa passeggiata quale secondo test ufficiale per il GPS Keymaze 500, il primo test in fin dei conti si trattava quasi interamente di strade sterrate abbastanza larghe e quindi facili da seguire, in questo caso invece, essendoci anche un po’ di sentieri nel bosco, vedrò come se la caverà.

Parto dal Pianello abbastanza presto, anche se non presto quanto avrei voluto, alle 7,45. Trovo subito Borchio che si incuriosisce nel vedermi zaino in spalla e soprattutto pantaloni ¾ in Febbraio, ma, a parte il fatto che non è una giornata particolarmente fredda anche se dominata dalla foschia, preferisco così, mi sento più libero, poi al limite tiro su i calzettoni. Lui sta partendo per la cacciata, e allora il mio invito è che non mi scambino per un cinghiale…

venerdì 25 marzo 2011

Bambini di Manina del Madagascar

Agli inizi del 2007, cercando su internet informazioni sul Madagascar e sull’isola Nosy Be, dove con mia moglie ci saremmo recati in Giugno per il nostro viaggio di nozze, mi imbattei nell’associazione I Bambini di Manina del Madagascar.

Nata dalla volontà di un’insegnante napoletana di nome Manina Consiglio, che una volta in pensione si è stabilita in Madagascar, dapprima come turista poi in pianta stabile, questa associazione inizialmente cominciò con l’aiutare i bambini poveri del Madagascar, cercando di dare loro un futuro attraverso l’assistenza sanitaria gratuita e l’istruzione attraverso la costruzione e apertura di molte scuole gratuite. Tutto nel rispetto delle tradizioni locali e senza ingerenze esterne, in fondo quella popolazione, per lo sviluppo, ha bisogno soprattutto delle altrimenti inesistenti infrastrutture.

mercoledì 23 marzo 2011

Tenda Quechua T2 Ultralight Pro





Si tratta di una piccola tenda appartenente alla categoria delle ultraleggere, sufficiente per 2 persone o comunque per 1 persona più l’attrezzatura. La forma è piramidale a scendere verso i piedi, le dimensioni come da foto sottostante, il peso intorno ai 2Kg. Chiusa nella sua sacca, le dimensioni sono di circa 40cm di lunghezza per 20cm di diametro, quindi veramente poco ingombrante e leggera.

Formattazione FAT32 in Windows 7

Con Windows 7 non è più possibile passare da una formattazione NTFS ad una FAT32, se necessario.

E’ presente un’opzione “exFAT32”, che di fatto non è una FAT (scusate il gioco di parole).

Però, molti lettori multimediali, come del resto lo è anche la Playstation3, per fare un esempio, riconoscono solo unità esterne con file system  FAT32. Se abbiamo dunque bisogno di dover riformattare FAT32, in ambiente Windows 7, un Hard Disk esterno che invece è NTFS, ci viene incontro una semplicissima applicazione, che non necessita neanche di installazione, chiamata Fat32Formatter.

martedì 22 marzo 2011

La Lilly

La Lilly  

"...che Lillina..."


La Lilly, alias Lillina, ma più comunemente Maia, è una delle mie fondamentali 5 dita, precisamente il quinto (vedi fra le mie info a lato del blog), ma solo per motivi puramente formali ed etici. Nata da un’invenzione di mia moglie nel 2008, a fronte del mio naturale scetticismo, è andata a finire come sempre va a finire in questi casi: che i supereroi a 4 zampe non guardano l’anagrafe canina, scelgono da se chi è il loro padrone.

[ Come è andata?? ] Escursione Prata – Bivio Niccioleta – Poggi di Prata [ 30/01/2011 ]

Nonostante la mattinata non promettesse niente di buono, con il Piusti decidiamo di partire lo stesso, visto comunque il basso grado di impegno richiesto per questa passeggiata. Inoltre era la prima occasione ufficiale per testare il nuovo orologio GPS Keymaze 500 in quanto a precisione, efficacia ed autonomia.

Partiamo alle 8.20 dal Pianello andando verso la panoramica di Prata. Dopo poco cominciano le prime gocce di pioggia, sarà la costante per quasi tutta la passeggiata, quindi fuori gli ombrelli e prendiamola con calma, è l’occasione buona per fare due chiacchiere sulla pianificazione di quella che personalmente chiamo “la SPratata”, la lunga escursione che in Maggio (salvo complicazioni), ci porterà da Prata al Monte Amiata. Ogni tanto il GPS si fa sentire, switchando da un waypoint all’altro, controllo il quadrante, effettivamente la traccia è molto precisa e fedele alla realtà, e i dati registrati (tempo trascorso & rimanente, distanza percorsa & rimanente, velocità istantanea & media) sono più che esaurienti per “tenere a bada” la nostra passeggiata.

lunedì 21 marzo 2011

Escursione Prata - Piana di Perolla - 2° Tappa

Piastrino - Perolla - Prata

Lunghezza = 15 km
Durata = 5 h   
Difficoltà = medio/difficile
Altitudine max. = 580mt. s.l.m.



Ripartiamo dal podere Piastrino, seguendo il sentiero segnato della Comunità Montana n.43, scendendo progressivamente fino alla Piana di Perolla. Dopo poche centinaia di metri troveremo in rapida successione due bellissimi punti panoramici sulla nostra sinistra, con vedute che spaziano su tutta la pianura del Fiume Bruna.

Clicca per ingrandire e scaricare la cartina  [in blu il percorso]*

domenica 20 marzo 2011

Escursione Prata - Piana di Perolla – 1° Tappa

Prata - Gabellino - Tatti - Piastrino

Lunghezza = 17 km
Durata = 5 h 30 m  
Difficoltà = medio/difficile
Altitudine max. = 580mt. s.l.m.



Partenza da Prata, al “Pianello”, dalla fermata del bus, si prende sulla sinistra la strada che ci porta all’uscita del paese, in direzione di Siena. Appena fuori del paese prendiamo la strada sterrata a sinistra e scendiamo nella valle sottostante Prata. Seguendo le indicazioni della cartina, lungo un sentiero che costeggia dei campi coltivati recintati con del filo elettrificato, ben presto troveremo una deviazione perpendicolare al nostro sentiero, sulla destra. Prendiamolo e seguiamone il percorso principale fino a ricongiungerci in corrispondenza della piccola chiesina, proprio nei pressi della strada asfaltata. Prendiamo dunque la SR441 a sinistra fino ad arrivare al Gabellino, tipico e rinomato in queste zone quale luogo ideale per pause e soste durante i viaggi; d’estate, la sera, non è raro trovare file incredibili di macchine posteggiate per ristorarsi nelle strutture qui presenti (bar, pizzeria e ristorante).


Clicca per ingrandire e scaricare la cartina  [in blu il percorso]* 

Dal Gabellino, prendiamo la seconda strada a destra, quella che sale verso il vicino paese Boccheggiano, e dopo poche decine di metri, in corrispondenza di una curva a gomito, prendiamo la strada asfaltata sulla destra, che porta verso le campagne a sud-est di Boccheggiano ed infine ai resti dell’ex sito minerario “Ballarino”. All’altezza del km6, lasciamo la strada asfaltata e prendiamo quella sterrata sulla destra, in quest’occasione entreremo anche nel tracciato del sentiero segnato n.42 della Comunità Montana.

giovedì 17 marzo 2011

Escursione ai Castelli Rocchette & Cugnano – 2° Tappa

Palazzetta - Rocchette - Cugnano - Fontalcinaldo - Prata

Lunghezza = 17 km
Durata = 5 h 30 m  
Difficoltà = difficile
Altitudine max. = 820mt. s.l.m.
Dislivello max. positivo = 840 mt.
Utilizzo GPS = facoltativo



Ripartiamo dalla vallata sotto Casale Palazzetta sempre seguendo il sentiero segnato della Comunità Montana n.17, salendo in un bel tratto immersi nel bosco e portandoci intorno quota 450mt s.l.m., e arriviamo, intorno al km 1,8, al cancellino che delimita l'ingresso per la visita al primo dei castelli, il Castello Rocchette dei Pannocchieschi. Questo castello fu eretto in cima ad una collinetta nel XII Secolo, in prossimità dei vicini giacimenti di rame e argento, per controllare ed ospitare la comunità che vi lavorava.

Clicca per ingrandire e scaricare la cartina  [in blu il percorso]*
Consigliamo di salire nel punto più alto delle mura, da dove si può godere di un bellissimo panorama che spazia da Massa Marittima fino all’Isola d’Elba.  

Escursione ai Castelli Rocchette & Cugnano – 1° Tappa

Prata – Niccioleta Vecchia - Mt.Pergolo - Palazzetta

Lunghezza = 16 km
Durata = 5 h  
Difficoltà = difficile
Altitudine max. = 820mt. s.l.m.
Dislivello max. positivo = 500 mt.
Utilizzo GPS = facoltativo



Partenza da Prata, al “Pianello”, dalla fermata del bus, si prende sulla destra la strada che sale verso il cimitero e si segue il sentiero segnato della Comunità Montana n.30. Dopo 900mt, all’altezza dell’incrocio con il sentiero segnato n.27, inizia una impegnativa salita con pendenze fino al 30%, che raggiunge, a quota 820mt s.l.m., il crocevia per la salita ai Poggi di Prata, nonché il punto più alto dell’intera escursione. 

Clicca per ingrandire e scaricare la cartina  [in blu il percorso]*

Pozzo Tosi: Castello per estrazione pirite
Poco dopo, all’altezza del km 3, si svolta a sinistra prendendo il sentiero segnato n.28, e si comincia a scendere progressivamente verso la piana di Niccioleta Vecchia, che raggiungiamo al km 8,5, dopo aver costeggiato il Monte Gai (651mt s.l.m.), sede del Parco Minerario di Niccioleta Vecchia, con i suoi numerosi siti di estrazione. A questo punto termina il sentiero n.28 ed inizia il n.29. 

mercoledì 16 marzo 2011

Guida alla Carta Paypal Prepagata





La Carta Paypal Prepagata è una carta di credito ricaricabile del circuito MasterCard, emessa dalla società CartaLis IMEL S.p.A. e distribuita dalla rete Lottomaticard.

Se paragonata alla carta Postepay di Poste Italiane, la sua rivale attualmente più diffusa e accreditata, la Paypal Prepagata offre alcuni servizi aggiuntivi decisamente interessanti. Ovviamente non è esente da critiche o limiti che potrebbero essere migliorati, caratteristica comunque comune a quasi tutte le carte ricaricabili attualmente disponibili. Vediamo nel dettaglio come richiederla, attivarla, e successivamente poter usufruire dei servizi dispositivi.

lunedì 14 marzo 2011

Inviare fax gratis dalla propria casella di posta elettronica



In un precedente post vi ho parlato di come ricevere fax gratis su un vostro numero personalizzato grazie al servizio eFax.

Adesso vi dico invece come inviarli gratis tramite e-mail, registrandovi ed utilizzando il servizio di Faxator.

Andate sul sito Faxator e cliccate sul form di registrazione, inserite i vostri dati compreso il numero di cellulare, in quanto per confermare la procedura di registrazione dovrete successivamente inviare un sms con il codice di attivazione, e cliccate su “registrazione”.

Riceverete un’e-mail al vostro indirizzo di posta elettronica contenente tutte le informazioni per l’attivazione e il successivo utilizzo. Per prima cosa [vedi foto sotto, clicca per ingrandire], inviate un sms al numero specificato [1] scrivendo il codice di attivazione che vi è stato comunicato [2]


Adesso tornate nel sito Faxator e accedete alla vostra area riservata inserendo e-mail e password che avete scelto al momento della registrazione; cliccate sulla sinistra il pulsante “download”.

Nella finestra successiva [foto sotto] cliccate il giusto link per scaricare il vostro certificato di sicurezza, ovvero un piccolo file che dovrete sempre aggiungere al vostro documento in fase di invio. Il file lo troverete nominato così xxxxxxxxxx.cds dove al posto delle x c’è il vostro numero di cellulare. Salvate questo file e tenetelo da parte. In ogni caso una copia di questo file vi viene inviato per e-mail.


A questo punto, per inviare il vostro fax, dovete inviare un’e-mail all’indirizzo faxgratis@faxator.com, specificando nell’oggetto dell’e-mail il numero di fax del destinatario, ed allegando all’e-mail il vostro documento contente il fax da inviare, insieme al vostro certificato di sicurezza che avete appena scaricato [vedi esempio sotto ripreso dal sito Faxator].


Il documento da inviare può essere un file di testo Word, Excel, RTF, PDF (anche multi pagina), oppure immagini JPG o GIF. L’importante è che il file sia in formato A4.

Potete allegare un solo documento per ogni e-mail, quindi se dovete inviare allo stesso numero più di un documento, o documenti con formati differenti, dovrete solamente inviare più e-mail.

Inoltre potete inviare lo stesso documento fino a un massimo di 5 destinatari, semplicemente scrivendo, nell’oggetto, tutti i numeri dei destinatari separati da una virgola.

domenica 13 marzo 2011

Ricevere fax gratis sulla propria casella di posta elettronica



Talvolta può essere utile poter comunicare un numero di fax su cui ricevere dei documenti, pur non disponendo di una linea fax.

Il servizio fornito da eFax Free, permette, gratis, di ottenere un numero personale di fax, sul quale ricevere normali fax in formato A4. I fax verranno recapitati sulla nostra casella di posta, pronti per essere stampati. Per rimanere entro i limiti dell’utilizzo free, non dobbiamo ricevere più di 20 fax negli ultimi 30 giorni.

Per effettuare la registrazione al servizio eFax Free, andate sul sito internet dedicato e inserite i vostri dati, nome, cognome e indirizzo e-mail sul quale vogliamo ricevere i fax [vedi immagine sotto, clicca per ingrandire], e confermate.


Nella successiva pagina, selezionate la seconda opzione e cliccate su “invia” [foto sotto]

A questo punto vi verrà recapitata un’e-mail all’indirizzo che avevate specificato, apritela e cliccate sull’apposito link per confermare e attivare la richiesta del numero personale [foto sotto].

Una volta attivata la richiesta, riceveremo un’altra e-mail contenente i nostri dati e, soprattutto, il nostro numero di fax, oltre a un pin da utilizzare per l’eventuale accesso al nostro account direttamente dal sito eFax [foto sotto].


[ Come è andata?? ] Escursione Prata - Bivio Niccioleta - P.gio Sciamagna [ 11-03-2011 ]

Questa escursione mi ha insegnato che spesso si creano dei percorsi a tavolino, o meglio nel PC sul tavolino, e poi quando si arriva alla realtà le cose cambiano, e di molto, il più delle volte in peggio.

Creando un percorso seguendo quelle che, nella cartina della Comunità Montana sono definite come “tracce di sentiero”, in aggiunta alle spesso scarse indicazioni fornite da Google Earth, soprattutto nelle zone boscose, succede che quando ci troviamo in quei posti, magari il tracciato del sentiero è stato modificato, o che quello reale segue un’altra via. Figuriamoci quando il sentiero è praticamente invisibile o cancellato.

Il ponticino stretto verso Niccioleta
Si sale verso il punto panoramico
 
Quest’ultimo è stato proprio il mio caso. Se non altro è stato utile per poter dire con assoluta certezza che il mio GPS, in questi casi è fondamentale, praticamente è lui che m’ha riportato a casa. Ne consegue che ho dovuto modificare, e parecchio, la recensione di questa escursione che già avevo postato giorni fa, classificandola da “facile” addirittura a “molto difficile”.

Ma andiamo con ordine. Decido di partire nel primo pomeriggio, è una bella giornata, ma sì porto anche Maia con me, una bella passeggiata gli farà bene.

Il primo tratto, agevole, scorre sull’asfalto, si prosegue spediti, gli unici intoppi sono le persone che incontro nella strada panoramica di Prata che attaccano bottone. Arrivo al ponticino stretto lungo la strada per Niccioleta, prendiamo il sentiero, si sale su e dalla sommità c’è già un bel panorama verso Massa Marittima. Poco dopo, prima del verde vallone in discesa, Maia si impiglia con il guinzaglio in mezzo a dei rovi, devo prenderla in braccio e superare questo tratto, ancora non so che sarà il leitmotiv di quasi metà escursione. Tra l’altro, timorosa com’è visto che qualche rovo probabilmente l’ha “assaggiato”, non si accorge nemmeno che siamo circondati da un fuggi-fuggi di daini. Faccio una fot…tardi…sono già andati via tutti…


Il bellissimo tratto di macchia scendendo verso la SR441
 
 
Comincio la discesa che mi riporterà sulla SR441, adesso è uno spasso, si attraversa una macchia veramente bella, dai bellissimi contrasti di colori e c’è pure da attraversare un ruscelletto. Fra bosco, fanghiglia e acqua, mi viene da pensare che è sacrosanto dire che la prima cosa importante per il trekking sono gli scarponi.


La salita verso C.Fontegrilli
Passiamo il tratto asfaltato della SR441 e ci addentriamo di nuovo nel bosco, la strada è bella larga, anche quella che sale su verso il Colle Fontegrilli che raggiungo dopo circa 1h 25min e 7 km.

Da adesso cominciano le difficoltà. La discesa dal C.Fontegrilli all’inizio è agevole, anche se il sentiero è veramente molto stretto, ci si passa a fatica, a volte bisogna abbassarsi al limite dello stare sdraiati, comunque si va abbastanza spediti. Dopo una sosta per far bere Maia, che già comincia a uggiolare, proseguiamo la discesa, e qui chiamarlo sentiero è un eufemismo, praticamente seguiamo un fossetto in mezzo alla macchia sempre più intricata. Mi viene da pensare che forse il GPS non ha ragione a indicarmi quella via, ma anche confrontando la mia traccia con quella disegnata sulla mappa della Com.Montana, effettivamente torna…boh…ma da quant’è che quelli della Com.Montana non passano di qui?

A un certo punto, quasi all’improvviso, sbuco nella strada sterrata; cacchio, allora il sentiero che stavo facendo era proprio quello giusto! Questo mi da un po’ più di fiducia sull’affidabilità del GPS.


Lo stretto sentiero dopo Fontegrilli


Pausa acqua per Maia
Proseguo verso il Poggio Sciamagna, sperando che sia un po’ più agevole. L’inizio non è dei migliori, la strada è larga ma molto fangosa per il passaggio di trattori, devo continuamente portare in braccio Maia, altrimenti a casa anziché un cane ne riporterei un calco. Arriviamo nei pressi del poggio, adesso dovremmo prendere un sentiero sulla sinistra, ma dov’è? Non c’è, c’è solo macchia, e fitta. Vado un po’ più avanti, dove ne hanno tagliato una parte, ma mi rendo conto che sto deviando parecchio dalla traccia del GPS. Decido di tornare sui miei passi cercando nel contempo di tagliare un po’...l’avessi fatto!! Finisco con l’infilarmi dentro un’intricata macchia dove si procede solamente stando accovacciati, finche non trovo un canalone di scolo, forse era questo il sentiero, se così lo si può definire? Non lo so, comunque ora sono riallineato con il GPS, quindi continuo a seguirlo. Mi sembra di aver fatto un lungo tratto ma in realtà sto procedendo molto lentamente, creandomi un po’ di disagio nel timore che mi trovi ancora in mezzo al bosco qualora calasse il sole. Di tanto in tanto trovo dei bossoli di cartucce in terra, quindi penso di non essere tanto lontano da sentieri più agevoli, ma ovviamente mi sbaglio.

Anzi, la cosa si fa sempre più difficile, adesso c’è da fare una discesa di 250mt (in circa 1 km) per scendere dal poggio e guadare il Torrente Carsia. Non mi faccio illusioni sulla natura del sentiero che dovrei seguire, in fondo anche nella mappa della Com.Montana è segnato quasi in linea retta a scendere, il problema è che il sentiero proprio non c’è: qui il bosco è stato oggetto di taglio, credo da almeno un anno, e tutta la bassa vegetazione che nel frattempo è rinata, confonde completamente qualunque tipo di indicazione. A complicare le cose ci sono sparpagliati per terra tutti gli scarti del taglio del bosco, che Maia ovviamente non riesce a superare, quindi la devo tenere costantemente in braccio. In più, ogni tanto squilla il cellulare con mia moglie che comincia a preoccuparsi. E il GPS?? Ah, per lui è facile, basta continuare a scendere…

Finalmente eccoci al torrente, pensavo fosse più in secca, anche qui, soliti salti mortali con Maia a zavorra. Farei una bella foto con lei, qui, poi alzo gli occhi e mi rendo conto che sono proprio in una gola sperduta, quindi niente foto e pedalare. Se prima era un problema scendere, adesso lo è salire, perché inizialmente la pendenza è da paura, e poi perche anche qui di sentieri non v’è traccia, siamo di nuovo nella macchia. Ogni tanto ci sono degli scaloni, sono costretto a far salire prima Maia e poi io, aiutandomi con un bastoncino (e meno male che almeno uno me l’ero portato dietro). In ogni caso proseguo tenendo d’occhio la traccia del GPS, perché orientarsi anche qui è veramente impossibile.

Dopo un po’ di ammattimenti, mi ritrovo di fronte a un muretto artificiale alto circa mezzo metro: e cosa ci fa un muretto in mezzo alla macchia? Poco dopo, un altro, e poi un altro ancora, finche non realizzo che si tratta di una coltivazione a terrazza abbandonata in tempi remoti, e che è stata nel frattempo inglobata dal bosco. Infatti di lì a poco trovo anche degli ulivi, e infine il rudere di quello che probabilmente era stato l’annesso agricolo...finalmente!! Sono arrivato alla strada sterrata, fine dell’odissea. Mancano ancora 3km per arrivare a Prata, e il sole non è ancora tramontato, ma a questo punto la via è scontata, faccio un’ultima sosta per far bere Maia, che alla fine è stata comunque eroica, e comincio già a trarre le valutazioni della giornata.

  • Non sottovalutare ambienti che frequentiamo per la prima volta
  • Di conseguenza, meglio partire al mattino piuttosto che di pomeriggio
  • Se non sappiamo cosa troveremo, meglio lasciare a casa il cane, soprattutto se di piccola taglia


Ma la cosa più importante e significativa, è stata l’assoluta affidabilità del GPS, senza il quale difficilmente sarei tornato a casa.

Da rifare? Assolutamente sì, di mattina, senza cane, e meglio, come sempre, in compagnia.

--> torna alla descrizione dell'itinerario

sabato 12 marzo 2011

Convertire facilmente i file per i navigatori GPS


A volte capita di dover convertire il formato dei file dei tracciati per le nostre escursioni.

Può succedere che un percorso venga creato su Google Earth (addirittura qui ci sono 2 tipi differenti di file, .kml e .kmz), oppure che il formato supportato del GPS del nostro amico, non sia lo stesso del nostro GPS.
Di seguito alcune soluzioni

1) Utilizzando il Software KmzKml Converter

Con questo programmino semplice semplice (non va nemmeno installato, è una pura applicazione .exe) si può convertire i percorsi da .kmz a .kml e viceversa. Una volta avviato il programma, si clicca sul primo pulsante, si aprirà una finestra dove dobbiamo scegliere dal menù a tendina in basso, se vogliamo aprire dei kmz oppure dei kml, a questo punto si cerca il nostro file e lo si seleziona. Nella prossima finestra dobbiamo invece solo specificare il nome da dare al nuovo file convertito e premere “salva”. Una piccola finestra ci avviserà del’avvenuta conversione.


Le limitazioni sono nel numero di conversioni, essendo una versione di prova (per sbloccare il programma bisogna acquistare un codice di registrazione)
Inoltre non si può convertire altri file all’infuori dei formati .kmz e.kml


       2)  Attraverso il Sito internet GPSies.

Andate sul sito http://www.gpsies.com/convert.do, sfogliamo e carichiamo dal nostro PC il file da convertire.


 Più in basso, scegliamo “converti in percorso”, quindi apriamo il menù a tendina e selezioniamo il formato del file che desideriamo convertire.
Questa soluzione è di gran lunga migliore della prima, in quanto il numero dei file compatibili per la conversione è più elevato,senza bisogno di ulteriori codici di registrazione

3) Utilizzando il software ITN Converter


Altro software molto utile e assolutamente free, permette la conversione in una marea di tipi di file, soprattutto, almeno io l'ho trovata davvero comoda, la possibilità di convertire direttamente in formato .gpx i file .gdb elaborati tramite MapSource. Mi è capitato spesso che il suddetto programma vadi in crash quando tento di salvare direttamente in .gpx il percorso creato. Ecco che ITN Converter mi permette di riconvertire facilmente da .gdb a .gpx. L'interfaccia è molto semplice, come potete vedere dalla foto sottostante


Una volta caricato il nostro percorso, apparirà la lista dei waypoints presenti. Possiamo cambiarne l'ordine a nostro piacimento, come pure inserirne di nuovi manualmente o cancellarli. La semplice pressione del tasto "reverse" invertirà facilmente il percorso. Tramite il pulsante "editor" apriremo in un'altra finestra l'anteprima del percorso su motore grafico Google Maps, dove potremo personalizzare ulteriormente il nostro tracciato. Infine, aprendo il menù a tendina a fianco del pulsante "export", potremo scegliere in quale formato convertire il nostro file originale, e possiamo vedere l'infinità di file che questo utile programmino supporta.