O come mai questo blog??

Dal 2011 mi sono dato all'escursionismo, un modo alla fin fine più semplice e diretto per stare a contatto con la natura. Del resto, come potete vedere qui a fianco, già da piccolo ero un in-tenditore in materia..eheh. Certo, c'è (o c'era, visto che ormai da più di un anno non la pratico più..) anche la pesca, come per qualcun altro può esserci la caccia, o la raccolta funghi ecc., ma quasi tutte in comune hanno secondo me un grosso limite: il fatto di considerare la natura come un "veicolo" per il raggiungimento di un certo grado di soddisfazione, e non essa stessa il fine. In un certo senso, è come se debba esserci sempre un profitto finale. Le escursioni invece non sono nient'altro che il sano desiderio di passare un po' di tempo immersi nella nostra natura, osservarla, e basta.

domenica 29 settembre 2013

La Foresta del Berignone

DISPENSA DI TATTI - LA TORRACCIA- MONTE SOLDANO


Lunghezza = 17Km
Dislivello+ = 750mt

Il Percorso

La Riserva Naturale della Forestadel Berignone, si sviluppa con una forma circolare fra i confini delle province di Pisa e Siena, nei pressi dei centri abitati di Saline di Volterra (a ovest) e Casole d’Elsa (a est). In questi bellissimi boschi si alterna la macchia mediterranea, presente in maggior parte, a zone in cui sono prevalenti cerri e soprattutto carpini. Una nutrita rete sentieristica collega i siti di maggior interesse percorrendo l’area in lungo e in largo, prevalentemente sempre immersi nel folto del bosco.

Clicca per scaricare la cartina del percorso [fonte: Carta Sentieri Alta Val di Cecina]

domenica 15 settembre 2013

Appennino Pistoiese-Modenese - 3a Tappa

LAGO SCAFFAIOLO - MONTE GENNAIO - RIF. PULLEDRARI

Il Percorso

* (per la cartina, vedi la prima tappa - percorso blu-giallo)

L'ultima tappa di questa tre giorni è molto semplice in quanto identica alla prima ma ripercorsa in senso inverso. Se non fatta il primo giorno, possiamo eventualmente fare una piccola deviazione e salire sul Monte Gennaio: ridiscesi al Passo del Cancellino, occorrerà proseguire a dritto sul sentiero di crinale e seguire i saliscendi del Monte Gennaio, Poggio delle Ignude e Poggio dei Malandrini. Ci riuniremo al sentiero al Passo dei Malandrini, poco prima del Rifugio del Montanaro. In alternativa se vogliamo limitarci al solo Monte Gennaio, bastera prendere, appena ridiscesi, il sentiero sulla destra che ci riporta in breve al Passo della Nevaia. Per il resto l'itinerario è già descritto nella prima tappa.

Il Racconto

Durante la seconda notte al Rifugio Duca degli Abruzzi, quello che più mi dava pensiero era riuscire a dormire bene visto l'affollamento della camerata, ma in realtà, la cosa che terrà svegli un po' tutti, sarà uno spaventoso temporale con tanto di grandine annessa, che infurierà per un bel po'. La sensazione di trovarsi al riparo da questo fortunale è piacevole, un Rifugio davvero con la erre maiuscola, in questo caso :-) A un certo punto mi sveglio e fra i bagliori continui dei fulmini vedo il Piusti in piedi davanti il letto!! brrr...una scena da film di Hitchcock...meglio richiudere gli occhi ah ah ah...
La nostra idea era quella di non partire troppo presto, visto che anche per la mattina era previsto maltempo, in miglioramento dal pomeriggio. Invece va a finire che ci svegliamo quasi tutti sempre alla stessa ora! Tanto vale alzarsi e vedere come si presenta la giornata. I bei panorami ai quali eravamo abituati nei due giorni precedenti, stamani sono solo un ricordo: una fitta coltre di nebbia avvolge il rifugio e tutto quanto si trovi all'esterno. Difficile stabilire se la pioggia potrebbe ancora presentarsi in mattinata. Ci prepariamo e scendiamo subito di sotto per la solita eccellente colazione "da rifugio". Mi affaccio un attimo fuori e l'aria è decisamente fresca e pungente, ma se non altro il vento non sembra molto forte.

La Compagnia riunita saluta Mirko, simpatico e cortese gestore del rifugio Duca degli Abruzzi

domenica 1 settembre 2013

Appennino Pistoiese-Modenese - 2a Tappa

CASCATE DARDAGNA - MONTE NUDA - CORNO ALLE SCALE

Lunghezza = 14 Km
Dislivello+ = 1100 mt

Il Percorso

* (per la cartina, vedi la prima tappa, percorso verde)

Il secondo giorno, partendo direttamente dal Rifugio Duca degli Abruzzi, percorreremo un classico anello escursionistico di questa zona, moderatamente impegnativo. Se da un lato la lunghezza non è proibitiva, con poco più di 14Km circa, percorsi ovviamente su sentieri segnati e in molti casi comodi e ben battuti, dovremo affrontare un dislivello positivo (e negativo) totale di tutto rispetto, poco oltre i 1000mt. Nella parte finale, la salita al Corno alle Scale passando dai famigerati Balzi dell'Ora è indicata solamente a chi non soffre di vertigini, data l'esposizione del sentiero in alcuni punti di tutto rispetto. La si può in alternativa evitare prendendo un altro sentiero che aggira il Corno alle Scale o lo raggiunge comunque per vie più facili. In ogni caso i Balzi dell'Ora rappresentano una bella ed emozionante sfida.

Il primo salto delle Cascate del Dardagna